Il Buono Commerciale è Moneta, ma statica.
Il buono commerciale è un impegno professionale, che solitamente un commerciante investe, cedendolo ad un potenziale cliente, nella speranza che questi si convinca a spendere da lui.
Che sia sotto forma di una percentuale di sconto o di un valore ben preciso di denaro, è comunque un’ esca che il commerciante lancia, nel tentativo di migliorare il proprio guadagno.
Se, ad esempio, un commerciante cede ad un cliente un buono commerciale di cento euro e il cliente spende presso di lui le cento euro del buono più altre cento euro, raggiunge il suo obiettivo e produce un PIL di cento euro.
Cosa è chiaro, dunque, sul buono commerciale? Essenzialmente tre cose:
1. che è denaro;
2. che è un investimento sicuro;
3. che produce PIL.
Ma cosa succederebbe se non rimanesse una questione tra Un Solo Commerciante e Un Solo Cliente?
Sulla scorta delle precedenti certezze l’ Associazione Culturale Statèra è riuscita a creare un nuovo sistema monetario, un’ iniezione di nuova liquidità immediatamente disponibile.
Tutti i possessori di regolare P. IVA in un territorio, che siano imprenditori, commercianti, professionisti, artigiani, società di servizi, chiunque, divenendo Soci dell’ Associazione, depositano un numero di buoni commerciali del valore che desiderano.
Una volta depositata la somma in buoni commerciali, che l’ Associazione avrà cura di conservare, verrà convertita in analoga cifra in europac, la moneta dell’ Associazione.
Accade così che: da una parte, i buoni commerciali rimangono depositati e di conseguenza, non tornando immediatamente dal loro legittimo proprietario, non esauriscono il loro valore, il loro potenziale; dall’ altra, i loro cloni, gli europac, vanno a comporre un flusso di nuova moneta.
Un socio che deposita mille euro in buoni commerciali, per fare un esempio, avrà la certezza d’ investire il proprio lavoro nel modo più sicuro e redditizio possibile, perché:
1. ottiene immediatamente mille europac, da poter spendere serenamente tra tutte le attività degli altri soci dell’ Associazione;
2. sarà certo che farà incetta di clienti, ché avranno tutto l’ interesse di spendere da lui, piuttosto che in altri canali.
Ma non solo!
Risulterà evidente che le opportunità di guadagno diverrebbero infinitamente maggiori, per uno sviluppo prestigioso di PIL per sé e per tutto il territorio di riferimento.
L’ unico aspetto che non andrà mai dimenticato, è che non si potrà mai incassare una cifra di europac superiore a quella che si spende.
Anche se un socio avesse disponibile un milione di europac, perché avrà depositato buoni commerciali per un milione di euro, potrà incassare lo stesso numero di europac di quelli che avrà speso.
Se del suo milione spenderà solo un europac, potrà incassare soltanto un europac.
Equilibrio: il lavoro libero di ogni cittadino, si traduce nel suo esatto valore.
Tu da che parte stai?
Perché se esiste un deep state, può benissimo esistere anche un evident state consapevole ed organizzato.